Con lettera del 20 settembre, con oggetto "Stato di benessere degli alunni e degli studenti all'interno delle scuole", inviata a tutti i Dirigenti scolastici della Provincia di Trento e, per conoscenza, al Dipartimento istruzione e cultura della Provincia e alla Sovrintendenza scolastica, il dott. Fabio Biasi, Garante dei diritti dei minori a Trento, ha espresso "viva preoccupazione" per le "numerose segnalazioni di genitori, con figli minori frequentanti istituti scolastici trentini" "in ordine a comportamenti da parte del personale docente, concernenti iniziative di contrasto alla diffusione del virus Sars Cov 2". In particolare, scrive il Garante, "pressioni più o meno esplicite nei confronti di studenti non vaccinati anche in relazione alle linee di indirizzo per la tutela della salute e Sicurezza nelle istituzioni scolastiche e formative del primo e secondo ciclo e deroghe all'obbligo dell'utilizzo della mascherina" che stabiliscono sia possibile "per le classi in cui tutti gli studenti abbiano completato il ciclo di vaccinazione".
"Sono certo che le SS.LL. sapranno valutare attentamente l'impatto sociale che la suddetta disposizione può determinare sulla vita di relazione di bambini e ragazzi, tra di loro e nei confronti dei docenti", si legge ancora nella lettera del Garante. "Preme ricordare che è compito delle Istituzioni ed in particolare dei dirigenti porre in essere ogni concreta misura idonea a garantire il rispetto della privacy relativamente ai dati sanitari di ciascun alunno; la non discriminazione tra alunni, in ragione delle scelte sanitarie adottate dalle rispettive famiglie; l'effettività del diritto allo studio, in ogni sua espressione".
"Sottolineo che ogni richiesta di conoscere lo stato vaccinale degli alunni è illegittima – aggiunge – in quanto lesiva del diritto alla riservatezza di ogni persona e potenzialmente fonte di discriminazione o di trattamenti differenziati. Esprimo infine viva preoccupazione che atteggiamenti invasivi di questo tipo possano determinare situazioni di disagio, di emarginazione, di umiliazione, perfino di bullismo, con conseguente pregiudizio per il benessere di tutti".
LETTERA DEL GARANTE
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